Al Presidente
del Consiglio dei Ministri
Al Ministro
per le Politiche Agricole Alimentari Forestali
Al Presidente
della Regione
Al Prefetto di
RAGUSA
OGGETTO: Richiesta dichiarazione
dello stato di calamità naturale e misure straordinarie e urgenti di aiuto
economico e moratoria per i debiti agrari
Con la presente, intendo portare a conoscenza delle
SS.LL. la gravissima situazione causata dal passaggio, fra venerdì 9, sabato 10
e domenica 11 marzo u.s., del Ciclone del Mediterraneo, in provincia di Ragusa
e in particolare in territorio di Vittoria. I venti e le piogge torrenziali, di
inaudita violenza, hanno distrutto centinaia di impianti serricoli, e
l’esondazione della diga di Licodia Eubea, delle cui responsabilità si chiede
attenta verifica, ha allagato terreni e case in territorio di Vittoria e zone
limitrofe.
I danni che si rilevano alla fine, per il passaggio del
ciclone, sono di una gravità estrema: l’80% di distruzione degli
impianti serricoli del territorio di Vittoria e della fascia serricola. Di
fatto è stato vanificato il lavoro di migliaia di produttori e di aziende
agricole di Vittoria, Acate, S. Croce e di tutte quelle zone colpite dal
maltempo. L’assenza fortuita di vittime ha reso meno eclatante e visibile ai
media la calamità, ma la probabile morte economica di centinaia di aziende in
assenza di aiuti immediati, la renderà altrettanto drammatica.
La nostra economia, già fortemente provata dal recente
blocco dei trasporti e dalla crisi strutturale che interessa tutto il comparto
agricolo, nonché dall’accordo Euro-Marocco approvato dal Parlamento europeo non
più di qualche settimana fa, è ormai al collasso. I produttori, in questo
momento, si trovano nella impossibilità di raccogliere il prodotto e, soprattutto
nell’impossibilità di mantenere gli impegni economici con banche, ditte
fornitrici e con qualunque altro credito pubblico.
Da domani, centinaia di produttori non avranno più
un’azienda perché totalmente rasa al suolo, migliaia di lavoratori dell’indotto
saranno disoccupati e migliaia di famiglia sul lastrico.
Chiedo pertanto che venga dichiarato lo stato di calamità
per i territori colpiti dal ciclone e che vengano assunti, in tempi rapidi,
interventi straordinari e azioni forti a
sostegno delle aziende colpite, una moratoria dei debiti
agrari, con la sospensione di tutti i termini di pagamento per mutui e una
proroga per tutte le scadenze agrarie, indennizzi urgenti nelle stesse modalità
con cui è stato fronteggiato il danno provocato dal batterio killer, per
consentire così ai produttori e agli imprenditori danneggiati di continuare a
lavorare e di non dover subire, oltre al danno, conseguenze fiscali.
Cosi come sono state poste in essere, in altre occasioni,
misure straordinarie a sostegno di comparti economici colpiti da calamità
naturali, chiedo che questa parte della Sicilia e le migliaia di famiglie che
qui vivono e lavorano non vengano abbandonate al loro destino.
In attesa di urgente riscontro, colgo l’occasione per
porgere distinti saluti.