martedì 20 marzo 2012

Risposta ai Giovani Comunisti sulla nomina di Garofalo alla Vittoria Mercati


In merito alla nomina di Salvatore Garofalo alla presidenza della Vittoria Mercati srl, mi chiedo perché i Giovani Comunisti ritengano piccata ogni mia risposta. Decidere di rispondere ad una sollecitazione o a una critica dimostra che si ritiene la censura degna di riscontro. Perciò ai Giovani Comunisti dico questo: bisognerebbe, piuttosto, calibrare meglio a priori il tenore della critica, piuttosto che lamentarsi poi della replica. Espressioni quali “pratica spartitoria” e “Manuale Cencelli” appaiono del tutto fuori luogo, e dunque vanno respinte. Come ho già avuto modo di dire, la principale maniera di affrontare e risolvere i problemi è quello di predisporre programmi e di individuare gli uomini che dovranno attuarli. E questo è stato fatto; il metodo adoperato è stato quello dell’assunzione di responsabilità da parte delle forze di maggioranza, cosa che rientra fra i doveri di chi vince le elezioni. Non vi è stata alcuna spartizione, e non vi è stata né vi è alcuna bramosia di poltrone, tant’è che le nomine sono state effettuate solo ora.