Trovandomi a Roma per impegni istituzionali ho avuto modo di visitare,
nel poco tempo libero, il MAXXI, cioè il Museo delle Arti del XXI
secolo, nella mostra Re-Cicle, aperta dal 1°
dicembre 2011 al 29 aprile 2012, ma prorogata
fino al 20 maggio prossimo, che ha luogo nelle gallerie
1 e 2 e nella Sala Carlo Scarpa, ho potuto constatare, ancora una
volta, come emergano espressioni professionali ed artistiche della
città di Vittoria; tra l’altro, come in questo caso, senza
clamori, nonostante il museo nazionale delle Arti costituisca un
luogo di incredibile prestigio culturale; al piano terra del MAXXI,
infatti, insieme ad architetti pluripremiati e famosi in tutto il
mondo, uno spazio è dedicato alla conterranea Maria Giuseppina
Grasso Cannizzo. Con mio grande stupore, visto che la stessa non ha
mai fatto alcuna pubblicità, ho potuto constatare come un grande
architetto, che già conosciamo per avere vinto concorsi di
architettura in varie parti d’Europa e per essere stata
recentemente insignita del prestigioso titolo dell’Università di
Macerata, la troviamo anche ad esporre al MAXXI insieme ai più
grandi artisti ed agli architetti dei più prestigiosi lavori sparsi
per il mondo. Ciò è per me motivo di grande compiacimento e mi
consente di dare il giusto riscontro ad una figura che,
nell’architettura, è apprezzata a livello internazionale; essere
presente al MAXXI di Roma non è un fatto comune, soprattutto nella
sezione architettura.