Dalle audizioni di ieri
pomeriggio, a Roma, nelle Commissioni Difesa della
camera dei deputati e in quella sull’Uranio impoverito del Senato della
repubblica, non ci si poteva aspettare una
revoca immediata delle autorizzazioni alla installazione del sistema Muos a
Niscemi, ma, per la prima volta, tale problematica è stata al centro di un
doppio dibattito svoltosi in due importanti Commissioni del Parlamento
nazionale, dove hanno avuto la possibilità di esprimersi anche i Comitati No
Muos ed il giornalista Mazzeo.
In Commissione Difesa, presenti i deputati Rosa Calipari, Marco Causi, Pippo
Gianni e Antonio Rugghia, oltre a me ed al sindaco di Niscemi, Francesco La
Rosa, sono stati sentiti tutti i componenti della delegazione; significativi,
al riguardo, gli interventi di Giuseppe Cannella, Rino Strano e Antonio Mazzeo.
Ciò che è emerso, da parte dei rappresentati della Camera, è la volontà di
attivarsi per chiedere la revoca o, almeno, la sospensione dei lavori di
istallazione e far sì che vengano date al più presto le risposte alle numerose
interrogazioni presentate alla camera sul Muos. Si è, inoltre, deciso di
convocare una riunione congiunta delle Commissioni Ambiente, Difesa e Sanità,
alla presenza del Ministro della Difesa per rispondere a tutte le
interrogazioni ed agli interrogativi che man mano vanno emergendo in relazione
a tale problematica.
In Senato abbiamo trovato una Commissione molto
documentata ed attentissima ai temi in oggetto. Soprattutto, sono stati
trattati gli aspetti relativi ai danni per la salute, anche per verificare se
esiste un nesso tra i casi di leucemia riscontrati e l’installazione stessa. Da
rilevare il fatto che l’audizione (alla quale hanno partecipato Rosario Costa,
presidente, e Francesco Ferrante e Gian Piero Scanu, componenti) è stata
incentrata sui rischi per la salute che potrebbero essere causati dal Muos. In
particolare, è stata manifestata dai senatori presenti all’incontro la volontà
di chiedere, a scopo precauzionale, una moratoria su tutte le autorizzazioni,
compresa quella relativa alla base militare americana in Sardegna. Quest’ultima
problematica sollevata dal senatore sardo Scanu. Sicuramente, siamo riusciti ad
interessare della vicenda Muos il Parlamento nazionale, con una forte
sensibilizzazione. Le audizioni, alle quali sono intervenuto presentando anche
una sostanziosa documentazione comprendente le delibere di vari Consigli
comunali e provinciali, hanno costituito due momenti di forte
sensibilizzazione, ai quali seguiranno ulteriori passaggi parlamentari;
soprattutto, lavoreremo affinché si giunga presto alla riunione congiunta delle
tre Commissioni parlamentari. Va anche detto che sono emerse con forza, in
entrambe le audizioni, l’inadeguatezza e l’insensibilità del Governo Regionale,
soggetto firmatario, insieme al Ministero della Difesa, dell’autorizzazione
all’installazione. Nonostante l’audizione in IV Commissione dell’Assemblea
regionale siciliana e l’ordine del giorno di contrarietà al Muos, votato dall’Ars
stessa nel corso dell’ultima seduta, non vi è stata alcuna azione conseguente
da parte del Presidente Raffaele Lombardo o di altri esponenti del Governo
regionale. Questo dato è stato fortemente evidenziato dai membri delle due
Commissioni.