Raccolgo con piacere la richiesta del consigliere La Rosa in relazione alla vicenda Amiu e sulla sua prospettata
disponibilità a collaborare per una positiva soluzione della stessa, proprio perché si pone in maniera costruttiva
rispetto invece all'irresponsabilità manifestata dai consiglieri del Pdl
Moscato e Nicosia, che non hanno speso una parola seria sulla vicenda Amiu”.
Non c'è dubbio che non solo non guardiamo indietro o ignoriamo il problema, ma, al contrario,
siamo già avviati verso una sua positiva soluzione. Giovedì 20, infatti, i
sindacati sono stati invitati nella sede municipale per conferire con loro; sto
scrivendo al signor Prefetto di Ragusa per comunicargli le mie perplessità, più
che fondate, sulla difficoltà delle ditte a partecipare all'appalto; dovute, da
un lato, sicuramente, alla scarsa remuneratività rispetto al fatto di doversi
sobbarcare cinquantun unità uscenti dall'Amiu e, dall'altro, anche al
contenzioso in corso ed alla manifestata non volontà dei dipendenti e dei
sindacati a questo traghettamento verso la ditta privata e ad eventuali
condizionamenti o preoccupazioni che da ciò possono derivare; d'altronde,
l'incendio di diversi cassonetti nei mesi scorsi e nelle ultime settimane, sicuramente,
mette in pre allarme le aziende che vogliono partecipare e che devono mettere
in conto anche un clima non piacevole. Per quanto mi riguarda, invece, voglio
lanciare un messaggio rassicurante nel senso che Vittoria e l'Amiu sono una
città e una realtà dalle quali nessuno deve temere nulla; anzi, la città di
Vittoria ha i mezzi economici per pagare tempestivamente le aziende che
potranno partecipare, ha la voglia di rendere il sistema dell'igiene urbana più
trasparente e più efficiente e, quindi, sarà accanto alle aziende che vorranno
sicuramente intestarsi una battaglia importante come quella di portare a
termine un appalto nello stesso modo in cui si porta a termine in tutte le
realtà della provincia e per la quale chiederemo, se necessario, anche l'aiuto
delle forze dell'ordine e della Prefettura. Abbiamo già riunito gli uffici e
chiesto all'Ato Ambiente di rivedere il progetto e ripartire immediatamente con
il bando di esternalizzazione perché non ci fermeremo su questo, invitando
tutte le ditte iscritte all'albo regionale; quindi invitando più di cinquanta
ditte alla partecipazione per la gara. Abbiamo anche aumentato l'appalto da uno
a due anni, ridotto il pagamento da novanta a trenta più trenta giorni e previsto, sempre per la ditta appaltante, un'incentivazione
economica per quei dipendenti che non potessero svolgere il servizio di
raccolta. Mi farà piacere chi, nel mondo della politica, vorrà condividere un
percorso di trasparenza dal quale non saranno certo quattro cassonetti bruciati
a farci recedere.