A proposito della rimozione della sabbia dal lungomare della Lanterna, a Scoglitti e delle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dal
consigliere comunale Giovanni Moscato e dal rappresentante del movimento
“Vittoria che cambia”, Nello Dieli: mi aspettavo queste critiche. Gli stessi
che si lamentavano per la presenza della sabbia alla Lanterna ora hanno da
ridire sulla sua rimozione.
A Moscato, che vuole sapere come verrà utilizzata
la sabbia prelevata dal lungomare, rispondo che ci costruiremo dei castelli per
i bambini che giocano a fare politica. I fratellini d’Italia potranno così
divertirsi, e se porteranno Ignazio La Russa, li faremo giocare pure ai
soldatini.
Mentre c’è chi gioca con i comunicati stampa pur di conquistare un
minimo di visibilità, c’è chi lavora per risolvere i problemi. Ieri mi sono
recato al lungomare di Scoglitti per controllare le condizioni dei luoghi; da
un lato si assiste ad un’eccessiva desertificazione, dall’altro all’erosione
della costa. Quest’ultimo fenomeno, per chi ancora non l’avesse capito, è stato
causato dagli errori progettuali del prolungamento del porto, che risale agli
anni Ottanta; è quindi evidente che non è addebitabile all’amministrazione
comunale, così come è evidente che né il prelievo della sabbia né il
puntellamento della strada rappresentano la soluzione definitiva.
Il Comune sta
predisponendo un pacchetto di proposte, alcune delle quali sono già state
prospettate alla Regione; pensiamo al prelievo di un grande quantitativo di
sabbia (in maniera da creare un forte
dislivello al limite della strada), da utilizzare per il ripascimento della
zona soggetta all’erosione; alla creazione di un’ulteriore barriera che
allarghi il lungomare e serva da secondo waterfront e da parziale ostacolo
all’insabbiamento.
Su questa problematica chiamiamo il Demanio e l’assessorato
regionale Territorio e Ambiente ad assumersi le proprie responsabilità.
Proprio
questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Avola, si è recato
nuovamente a Palermo per interloquire con i responsabili degli uffici
regionali”.