Sulla questione dell’annunciata
rinuncia, da parte dell’assessore Piero Gurrieri, alle deleghe Edilizia
scolastica e Servizi scolastici (trasporto e refezione), ho già risposto
informalmente, affermando che non sussistono né le condizioni né i presupposti
per tale posizione.
Prima di tutto, i tagli nel bilancio riguardano tutti i
settori, motivo per cui siamo tutti in sofferenza. Seguendo la logica di
Gurrieri, tutti i sindaci dovrebbero rinunciare a svolgere il proprio ruolo e
tutti gli assessori dovrebbero rinunciare
alle deleghe. Già questo dice quanto sia fuori luogo tale presa di posizione.
In secondo luogo, le deleghe non sono frazionabili, e soprattutto vengono
assegnate dal sindaco; l’assessore può accettarle o dimettersi. Non esiste
alternativa. Siccome ho avuto e ho stima per Gurrieri, e ho apprezzato il suo
lavoro, voglio dirgli che potrà continuare a svolgere il suo operato, ma con le
deleghe che gli sono state conferite sin dall’inizio.
Non è facoltà di un
assessore stabilire in che cosa impegnarsi e in che cosa disimpegnarsi. Anzi,
c’è bisogno di un’accelerazione da parte di tutta la Giunta sui temi che stanno
maggiormente a cuore alla città. Non pensi Gurrieri che il suo interesse per la
scuola e per gli studenti sia superiore a quello dei suoi colleghi o al mio: al
massimo può essere pari al nostro.
La bravura in tempi di crisi consiste nel
presentare progetti poco costosi e nell’arrivare anzitempo su tutte le
questioni, a prescindere da quante risorse finanziarie possano essere allocate
in bilancio. Ecco perché ritengo che la questione non sussista: le deleghe sono
confermate, e la rinuncia è tamquam non
esset. L’invito è, semmai, vista la stima che nutro per l’assessore, ad
adoperarsi ancora per quelle deleghe e a costringere alcuni uffici, che magari
hanno accusato ritardi, ad accelerare e ad assicurare i dovuti servizi alle
scuole.