martedì 30 ottobre 2012

Felice che il presidente della Regione sia cittadino onorario di Vittoria


Sono felice per l'elezione a Presidente della Regione siciliana di Rosario Crocetta. Non solo queste elezioni segnano una nuova pagina nella storia della Regione siciliana, con il primo presidente che è davvero dalla parte dell'antimafia, ma anche perché Crocetta proviene da una città, Gela, a noi vicina geograficamente e di fatto gemellata nella storia come nell'economia. Inoltre, Saro Crocetta  è un politico  che abbiamo conosciuto, e col quale collaboriamo da tempo. Come sindaco di Vittoria, mi sento di scommettere che sarà stravicino non solo al suo territorio, ma a tutta la Sicilia. E poi mi piace ricordare che a diventare Presidente della Regione è stato un cittadino onorario di Vittoria. Ciò costituisce un fatto straordinario che, però, non può ricompensarmi dell'amarezza di una città che ha votato poco, per duemila ragioni, più che giustificabili anche per il disamoramento della gente per la politica. Ecco perché ritengo che tutti ci dobbiamo impegnare, in quota parte, per riconquistare la fiducia della gente, con i programmi, il dialogo e quant'altro sia necessario. Occorre un clima politico meno litigioso, una politica che sappia mostrare il lato migliore di sé  piuttosto che il peggiore, come è accaduto invece negli ultimi anni. 
In ogni caso, fin d'ora annuncio la mia volontà di collaborare con tutti i parlamentari eletti in provincia di Ragusa; voglio e chiedo che si facciano carico delle città non rappresentate elettoralmente e li invito da subito a Palazzo Iacono per rappresentare loro quali sono i problemi e le difficoltà degli enti locali in questo momento in provincia e, a maggior ragione, in questo ente che, dopo Ragusa, è il più grosso ed il più numeroso per numero di abitanti tra le città non commissariate. Un in bocca al lupo particolare mi sento di farlo alla neo eletta Vanessa Ferreri per questo exploit del movimento di Grillo e per la sua personale affermazione e, visto che è di Acate, la invito a vederci presto per portare avanti i progetti per il territorio.

Intervento sulla carenza degli organici dei collaboratori scolastici



Ho inviato, insieme all'assessore alla pubblica istruzione Piero Gurrieri, una nota al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale e di quello provinciale, al dirigente generale del Ministero dell'Istruzione e, per conoscenza, al Prefetto di Ragusa, ai segretari delle organizzazioni sindacali ed ai dirigenti delle istituzioni scolastiche cittadine, per chiedere un intervento urgente diretto ad adeguare gli organici dei collaboratori scolastici ed ex Lsu e quelli di sostegno alle necessità locali.
In particolare, abbiamo dato atto “di condividere il contenuto delle segnalazioni trasmesse al Miur da numerose istituzioni scolastiche cittadine, istituzioni che, da un lato, hanno lamentato la riduzione dei collaboratori scolastici, a parità di alunni e plessi, e, dall'altro, l'inadeguatezza nell'assegnazione di posti di sostegno rispetto alle necessità scaturenti dalla presenza di numerosi alunni disabili; l'insufficiente assegnazione del personale rischia di compromettere l'efficacia della prosecuzione dell'attuale anno scolastico e non consente un'adeguata assistenza per gli alunni bisognosi di tutela. Per questo chiediamo alle autorità preposte di considerare l'opportunità di adottare le necessarie misure con l'urgenza che la situazione merita.

venerdì 26 ottobre 2012

Votiamo Saro Crocetta e Fabio Nicosia per il rinnovamento della Sicilia e per il futuro di Vittoria


Cari amici, si avvicina il giorno delle elezioni per il cambiamento e il rinnovamento della Regione siciliana. Come avete visto in questi anni non sono solito fare appelli al voto, o utilizzare uno strumento qual è questo, per rivolgermi in modo pressante a coloro che mi hanno onorato della loro amicizia su facebook, ma ritengo che l’importanza del momento richieda l’impiego di tutte le risorse disponibili perché, oggi più che mai, c’è la necessità di un cambio della guardia alla Regione, di un rinnovamento che sia davvero forte e dia un colpo di spugna ai privilegi della casta palermitana, di cui tutti siamo schifati, un cambiamento che cancelli le nefandezze e le vergogne di questi anni. Questo, fra l’altro, è il mio profilo personale e non istituzionale, per cui posso esprimere in modo libero e compiuto i miei pensieri e i miei convincimenti politici. Qualche giorno fa, la trasmissione televisiva Report ha messo in evidenza gli sprechi degli Assessorati regionali, con le 800 nomine di esperti in 5 anni di governo, con le centinaia di milioni di euro dissipati in corsi di formazione, in fondi destinati allo sviluppo distolti per i forestali e in forme di clientelismo varie, mentre la Sicilia affonda e tutti noi lottiamo con le difficoltà quotidiane. E’ per questo che ritengo doveroso rivolgermi a quanti hanno fin qui manifestato simpatia e adesione per la mia azione politico-amministrativa e invitarvi ad andare alle urne per votare con assoluta convinzione per Rosario Crocetta presidente e, conseguentemente, per la lista Crocetta. 
So che in molti serpeggia la voglia di non andare a votare o di dare un voto che sia sclusivamente di protesta, e vi assicuro che ho rispetto per questi stati d’animo, perché io per primo sono insoddisfatto di come in questi anni è stata gestita la Regione e dei danni che questa politica dissennata ha recato ai comuni, ai sindaci, e di conseguenza ai cittadini ai quali, per via delle sperequazioni vergognose e dei tagli ai comuni, non possiamo continuare a garantire servizi importanti.
Ritengo, però, che scegliere di esprimere un voto di protesta senza l'indicazione del candidato che possa veramente governare in modo nuovo o peggio di non andare a votare rischia di mantenere uno Status quo e di avvantaggiare, indirettamente e involontariamente, chi ha saccheggiato la Sicilia e le nostre tasche. Lo stesso Movimento 5 Stelle ha tutto sommato gli stessi principi e gli stessi programmi di Crocetta, ma a differenza di Rosario, Grillo dopo le elezioni andrà via e non governerà la Sicilia.
Rosario Crocetta è una persona perbene che della legalità e dell’antimafia ha fatto la sua bandiera; un uomo libero che ha sacrificato la sua libertà personale, costretto a una vita blindata proprio per il suo impegno contro la mafia, qualcosa di assolutamente nuovo per questa Regione i cui ex presidenti sono stati troppo spesso inquisiti e indagati per sospette o accertate collusioni con cosa nostra.
Rosario della legalità e dell’antimafia è invece un simbolo e un garante e lo ha dimostrato già con le prime scelte assessoriali, un nome su tutti quello di Lucia Borsellino.
Solo Crocetta, dunque, rappresenta la vera rivoluzione di intenti e di azione amministrativa e non sono di certo io il primo a sostenerlo dentro e fuori dalla Sicilia; basta leggere la stampa nazionale per capire come la pensano personaggi come Camilleri o lo stesso Grillo che definisce Rosario una persona perbene. E ancora, ricordo una frase del procuratore antimafia Grasso che, quando gli prospettarono la candidatura a presidente della Regione, declinò l’offerta con una battuta: “Avete già Crocetta”.
Saro Crocetta è un personaggio forte, simbolo della legalità e dell’antimafia, l’unico che può cancellare le vergogne degli ultimi governi regionali. Certo qualche cvommentatore critico potrebbe rilevare che il Pd ha fatto una parte di strada con il governo Lombardo, ma questo non mi tocca affatto, anzi proprio perche' non condividevo il mio partito, mi sono perfino autosospeso dal PD, chiedendo ai responsabili regionali di uscire dal governo Lombardo che non esito a definire, e ad urlarlo perfino, il più indecoroso di tutta la storia siciliana, soprattutto per la sua conclusione di fine mandato.
A Vittoria, come nelle altre medie e piccole città siciliane, abbiamo un’occasione storica: avere un presidente della Regione, e i candidati della lista Crocetta, che non sono i soliti presidenti di Catania o di Palermo che hanno rivolto la loro attenzione prevalentemente alle aree metropolitane, e nulla hanno dato alle nostre città. Chi ha fatto il sindaco sa che prima di risolvere o favorire i grandi affari degli assessorati regionali, bisogna affrontare e risolvere il vivere quotidiano delle piccole e medie città, per continuare a fornire assistenza asociale, garanzia allo studio, attenzione alle fasce sociali più deboli, sostegno all’artigianato, al commercio, all’agricoltura che rappresentano l’ossatura stessa della nostra economia. Chi ha fatto il sindaco sa che il vivere quotidiano passa anche attraverso la difesa dalle aggressioni ai dei nostri territori e alla salute delle popolazioni. E’ successo con il Muos e prima ancora con la Panther Eureka le cui autorizzazioni, sono state firmate e tutt’oggi tenute in vigore da questo governo regionale, contro il volere e le lotte di quei sindaci che, come me, sono scesi in campo, insieme ai cittadini e ai comitati per la difesa delle città e dei loro territori e che con Micciche o Musumeci continuerebbero ad essere messi di lato rispetto agli interessi dei grandi investimenti delle lobbies americane che comportano l'asservimento e la distruzione dei nostri pregi ambientali.
Quella che ci si presenta domenica 28 ottobre è una occasione storica per Vittoria e per i comuni limitrofi , perché abbiamo la possibilità di potere abbinare la candidatura a presidente di Rosario Crocetta con quella di un nuovo parlamentare regionale come Fabio Nicosia, un parlamentare vittoriese che da troppi anni manca a questa Città. Il fatto che sia mio fratello Fabio non la vedo come una diffcoltà, o come qualcosa di esecrabile, ma un valore aggiunto perché avremo la certezza che non remerà mai contro la città, come hanno fanno, e vogliono fare, i vari Aiello o esponenti della destra, bensì farà di tutto per sostenere la città da me amministrata e sostenere solidalmente le mie battaglie a favore della città e contro i torti subiti dai poteri deviati regionali.
Con il voto di domenica possiamo consentire che il territorio ipparino e in generale la provincia iblea, vengano risarciti dalle disattenzioni, o meglio dalle prevaricazioni subite nella distribuzione dei finanziamenti ad opere, o di trasferimenti regionali, ponendo fine a quelle disparità di trattamento che sono state poste in essere dalla Regione in questi anni. Avere un parlamentare regionale di Vittoria significa avere qualcuno che possa sostenere e lottare perché alla città siano finanziati quei progetti di sviluppo, di rilancio, di opere pubbliche che, negli ultimi anni abbiamo presentato alla Regione e che sono stati sistematicamente ignorati perché i “padrini politici” di altre zone avevano maggiore influenza o perché la nostra posizione politica era diversa da quella dei vari presidenti della regione. Il tutto senza dimenticare ovviamente l'intera provincia Iblea. I candidati che Musumeci e Miccichè presentano oggi nelle loro liste hanno ampiamente dimostrato la loro avversione nei confronti della città di Vittoria o quantomeno la loro superficialità e insufficienza a tutela delle nostre città. Ecco perché proprio Vittoria dovrebbe fare di tutto per cogliere questa occasione, che non è solo una scelta politica ed ideologica verso Crocetta e la sua lista, ma anche e soprattutto una scelta pragmatica di utilità e di difesa della città. Possiamo finalmente avere un candidato vicino alla città e alla sua amministrazione comunale, piuttosto che uno avverso per mera contrapposizione politica o personale al sottoscritto.
So che questo mio appello per molti sarà di ulteriore convincimento, mentre altri resteranno su diverse posizioni, ma questo è il bello della democrazia. Se lo vorrete potremo sempre confrontarci su questi spunti di riflessione e ampliare i temi che vorrete. Ma da sindaco non posso che auspicare, per la difesa e il bene della città, Rosario Crocetta presidente della Regione e Fabio Nicosia deputato di Vittoria della lista crocetta. Un voto a Crocetta è un voto per il futuro della Sicilia, un voto a Fabio Nicosia è un voto a noi stessi: al futuro di Vittoria e di tutti i vittoriesi. Su questo vi invito a riflettere.

giovedì 25 ottobre 2012

Camilleri crede in Rosario Crocetta


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Camilleri crede nella svolta alle urne 'Sono ottimista, mi fido dei siciliani'

Ne ha viste tante il vecchio affabulatore, onorevoli forchettoni, tangentisti dalla faccia di bronzo, corrotti e corruttori impuniti, malavitosi in doppiopetto col salvacondotto incorporato. Ma nonostante ciò continua a sperare che la Sicilia possa con insospettabile slancio smacchiare l' unto di marcio nei palazzi del potere e scaricare i politici untori nel buco nero della dimenticanza. Sì Andrea Camilleri ci crede davvero. Per lo scrittore empedoclino il voto di domenica potrebbe innestare il dietrofront per fare avviare l' Isola verso una nuova frontiera. E ci crede a dispetto di tutti i brutti ceffi che ammiccano dai manifesti che infestano i muri di campagne, paesi e città. A dispetto dei tanti che sgomitano per arraffare un posto nella grande mangiatoia. Inguaribile ottimista professor Camilleri? «Inguaribile no, ma ottimista sì. Ho fiducia negli uomini e nei siciliani, popolo di grande intelligenza». Ci risiamo con i siciliani sale della terra. Il presupposto primato dell' intelligenza, come se decenni di malgoverno subiti, tollerati o fomentati fossero passati invano? «D' accordo, forse è fuori luogo il primato, ma lo è anche parlare di secondariato. Vogliamo forse cancellare quel che di grande hanno fatto i nostri scrittori nell' Ottocento e nel Novecento?» Qui ha ragione, ma è il presente è scadente, purtroppo anche nella letteratura. Per non dire poi del desolante puzzle dei milleseicento candidati alle regionali... «E allora mettiamo subito le cose in chiaro. Finiamola con l ' a u t o m a r t o riarci. La Sicilia è come l' Italia, indebitata e con tante pecche. Candidati con fedine penali non immacolate ci sono ovunque. Quindi nessuno può venirci a dare lezioni, come ho visto fare in televisione. Almeno in questo siamo normali. La cosa incredibile è che a Roma il governo di tecnici prova a varare una legge sulla corruzione senza prevedere l' incandidabilità dei condannati. E la Sicilia non c' entra». È nel resto che siamo un po' meno normali, vengono in mente ai tanti provvedimenti scellerati dei precedenti esecutivi regionali, fabbriche di clientele e illusioni. Governi che hanno diseducato al lavoro, prendendo gente che svolgeva mansioni manuali - pulizia delle spiagge, delle scuole, eccetera - e immettendoli negli uffici a nulla fare. Dipendenti che nessuno riuscirà più a scollare dalle scrivanie. Che ne pensa? «Tutto il male possibile. Il problema del precariato è drammatico e va risolto facendo sì che queste persone vengano stabilizzate, ma per produrre. A loro dico: ribellatevi e chiedete di svolgere l' attività per cui siete pagati. Bisogna levarsi dalla testa il ruolo assistenziale della Regione. Perché è lì che si insinua e si alimenta la corruzione. La colpa non è solo dei politici. Il nero non è mai da una sola parte. C' è quella zona grigia in cui ognuno cerca la propria comodità. Anche a me è capitato nella mia vita in Rai di vivere dei periodi di segregazione, pagato per non fare niente. Ho sempre protestato fino a quando non mi veniva assegnato qualche compito. Ecco perché esorto a rivendicare la dignità del lavoro». Finora abbiamo girato al largo, ora andiamo al sodo. Qual è "suo" candidato tra i dieci in lizza? «Rosario Crocetta, lo conosco, lo stimo come persona e lo reputo un ottimo amministratore. A Gela è stato un sindaco impeccabile». Non la preoccupano i suoi compagni di viaggio, ex cuffariani,e lombardianie qualche inquisito? «Come dicevo questo fenomeno è trasversale a tutte le liste e in tutto il paese. Basta non votarei personaggi chiacchierati, indagati, condannati o i saltimbanchi destrasinistra. Con Crocetta ci sono tante persone per bene. E altri ce ne sono in altri schieramenti. Se mi posso permettere di dare un suggerimento ai miei conterranei è di votare candidati capaci e puliti. Per avviare quel cambiamento in cui credo». Qual è il punto debole delle sue speranze? «Nella carenza di idee e nel personale politico obbligato alla mediocrità, poiché l' accesso ai parlamenti non è più scandito da un lungo apprendistato che iniziava nelle sezioni e continuava con l' inserimento nei vari passaggi elettorali, dai quartieri al parlamento europeo. Oggi la candidatura non è più un punto di arrivo ma di partenza. E questo genera una pernicioso appiattimento. Il declino è iniziato quando la politica si è trasformata da mezzo a fine. D' altra parte quando i sondaggi parlano del 50 per cento di probabile astensionismo è evidente che c' è in atto un processo di disaffezione. E la colpa non è certo degli elettori. E allora se questa massa dovesse dare il proprio voto alle persone giuste sarebbe veramente il viatico di un grande mutamento. Quindi, siciliani votate». Cosa pensa di Grillo, che sta spopolando ai quattro canti della Sicilia, e del grillismo? «È un fenomeno inevitabile quando la vera politica lascia il campo scoperto. Una vecchia storia iniziata con "L' uomo qualunque" di Giannini. Fuochi di paglia che presto si spengono. La Sicilia spesso ha votato di pancia, mi auguro che stavolta usi di più la ragione». Una domanda a bruciapelo per chiudere, l' incazzoso Montalbano per chi voterebbe? «Sarebbe molto combattuto tra Crocetta e la Marano, ma alla fine credo che voterebbe per il primo. Naturalmente non lo confesserebbe mai, nemmeno sotto tortura».
TANO GULLO

mercoledì 24 ottobre 2012

Mantenimento dell'ufficio del giudice di Pace, inviata al ministro la delibera di Giunta



Ho inviato al ministro della giustizia Paola Severino, e per conoscenza al Presidente della Corte di Appello di Catania, al Presidente del Tribunale di Ragusa, al presidente dell'Ordine degli avvocati di Ragusa e al Giudice di pace coordinatore di Vittoria, una nota con allegata la delibera di Giunta municipale n.525 del 19 ottobre scorso con cui si chiede il mantenimento dell'ufficio del Giudice di Pace a Vittoria.
Nel contempo, ho inviato una nota ai sindaci dei comuni di Acate, Comiso e Santa Croce Camerina chiedendo la disponibilità alla stipula di una convenzione per il mantenimento dell'ufficio del Giudice di pace.

Questo il testo integrale della lettera inviata al Ministro


Oggetto: Richiesta di mantenimento dell'ufficio del Giudice di Pace di Vittoria, ex art. 3 comma 2 D.Lgs. 7/9/2012 n. 156 – Trasmissione deliberazione della Giunta Municipale n.525 del 19/10/2012.


Illustrissimo Signor Ministro, in allegato alla presente, mi pregio trasmetterLe, per il seguito di competenza, copia conforme all’originale della deliberazione in oggetto indicata, con la quale la Giunta Municipale di questo Comune ha richiesto il mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace di Vittoria nel rispetto della citata disposizione, che stabilisce che il mantenimento della sede sia subordinato alla dichiarazione del/i Comune/i interessato/i di farsi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo.
Si precisa che, come stabilito dalla citata deliberazione, sono stati avviati formali contatti con i Comuni limitrofi e ivi indicati, per verificare la possibilità della stipula di una convenzione ai fini del riparto della spesa occorrente; fermo restando che questo Comune ha dichiarato la propria intenzione, con la citata deliberazione della Giunta, di farsi carico della totalità delle dette spese anche in caso di mancata stipula della citata convenzione. Sarà mia cura, naturalmente, trasmetterLe anche la convenzione, se e in quanto effettivamente stipulata.
Rimanendo in attesa di riscontro, ci si dichiara a disposizione della S.V. Ill.ma per quanto occorresse. 


martedì 23 ottobre 2012

Domani la conferenza stampa sul tema: Quale dissesto?



Avrà luogo domani mattina, alle ore 10,45, la conferenza stampa sul tema: “Quale dissesto?”, già convocata per oggi, nella Sala degli specchi di Palazzo Iacono, e successivamente rinviata per sopraggiunti impegni istituzionali. Oltre a me, saranno presenti l'assessore al Bilancio, Concetta Fiore, e Giuseppe Sulsenti, ragioniere capo del Comune.